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Come progettare una cucina ergonomica
Come si progetta una cucina ergonomica?
Progettare una cucina ergonomica significa innanzitutto ottimizzare la disposizione degli elementi che la compongono, rispettando le giuste distanze e organizzando percorsi razionali che permettano di muoversi facilmente. Per giungere a tale risultato, è consigliato progettare per aree funzionali che andranno collocate in modo razionale, così da limitare movimenti inutili, innaturali o, a lungo andare, fastidiosi.
Le aree di attività attorno alle quali si organizza il sistema cucina sono principalmente cinque: lavaggio, cottura, preparazione, utensili e conservazione. Uno studio sui movimenti svolti in cucina evidenzia che disponendo in modo logico queste funzioni di servizio si possono risparmiare molti spostamenti inutili.
Intorno agli anni ’20 nasce la teoria del triangolo di lavoro. Il compito di tale regola è quello di individuare la corretta disposizione delle tre fondamentali aree presenti in ogni cucina. Ovvero: la zona di conservazione, la zona di lavaggio e infine la zona di cottura. Tale ordine non è casuale ma è determinato dal naturale utilizzo di sequenzialità delle aree.
La prima zona, quella cosiddetta di conservazione prevede: il frigorifero e la dispensa.
La zona di lavaggio è costituita da: lavelli e lavastoviglie.
E infine la zona di cottura: forno, microonde e piano cottura.
CUCINE LINEARI
Solitamente questa soluzione è prediletta nelle cucine strette, prevede l’allineamento dei mobili e degli elettrodomestici su una parete. Tra la zona cottura (intesa come piano cottura) e la zona lavaggio (lavandino) è sempre importante prevedere uno spazio per la preparazione dei piatti di almeno 60 cm.
CUCINE ANGOLARI
La composizione angolare, o a L, si sviluppa su due pareti contigue (o, in alternativa, con bancone o penisola perpendicolari ad una parete). Questa soluzione è molto flessibile e risulta particolarmente efficace per lo sfruttamento dello spazio. Per progettare una cucina ad angolo ergonomica è consigliabile posizionare ad una distanza piuttosto ravvicinata lavello, frigorifero e piano cottura, così da evitare movimenti eccessivi tra queste aree di lavoro. È preferibile inoltre predisporre lo spazio per la preparazione dei piatti tra piano cottura e lavello. Una soluzione ideale per progettare una cucina ergonomica è quella di avere il lavello e il frigorifero posizionati nella stessa parete e il piano cottura nell’altra parete, con lo spazio tra le due aree a disposizione per la preparazione dei piatti. Non è da dimenticare che per progettare una cucina ad angolo esistono soluzioni di cesti e attrezzature, che consentono di sfruttare al meglio la zona ad angolo stessa e rendono più accessibili zone altrimenti difficili da raggiungere.
CUCINE A FERRO DI CAVALLO
La progettazione di una cucina a ferro di cavallo o ad U, può essere pensata come una composizione angolare con un bancone per la colazione o come tre lati di cucina, ciascuna con un’area funzionale specifica. La soluzione ideale; permette di costituire il triangolo di lavoro in maniera ottimale. E’ da preferire solo dai fortunati possessori di cucine molto ampie. Il sogno di tutti noi! Ogni cosa è a portata di mano rendendo piacevole la vita in tale ambiente.
CUCINE SU DUE LATI
Disporre la cucina su due pareti parallele consente diversi vantaggi, come ad esempio sfruttare al meglio le aperture di finestre e pareti lasciandole in posizione centrale, e suddividendo lo spazio in due aree distinte. Su un lato si troverà l’area di lavoro e dedicata alla preparazione dei cibi, mentre sull’altro si organizzerà la zona di conservazione degli alimenti e contenimento di attrezzi ed accessori da cucina.